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Confartigianato: le imprenditrici trainano lo sviluppo economico

L’8 Marzo celebra il ruolo delle donne nell’imprenditoria. Sara Servili: «Non chiediamo trattamenti di favore, ma il rispetto dei diritti»
Pubblicato il 7 Marzo 2025



L’imprenditoria femminile continua a crescere in Italia, con un impatto sempre più significativo sullo sviluppo economico del Paese.

In occasione della Giornata internazionale della Donna, Confartigianato Imprese ha evidenziato i numeri positivi che vedono le donne protagoniste nel mondo imprenditoriale. Nel 2024, le imprese a conduzione femminile hanno raggiunto quota 1.307.116, pari al 22,2% del totale, con una crescita costante negli ultimi cinque anni.

Il settore artigiano conferma questa tendenza, con 218.314 imprese femminili, il 17,5% del totale delle imprese artigiane. La regione Marche si distingue con una percentuale superiore alla media nazionale, arrivando al 20,4%, grazie al contributo di province come Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, dove l’imprenditoria femminile ha registrato dati superiori alla media italiana.

Sara Servili, Presidente interprovinciale del Movimento Donne Impresa di Confartigianato, ha sottolineato l’importanza di questo fenomeno per il futuro dell’economia italiana, ribadendo la necessità di superare gli ostacoli burocratici e le difficoltà di accesso al credito che ancora limitano molte donne. «L’imprenditoria femminile è un motore fondamentale per il futuro sviluppo del nostro Paese, tanto che le donne imprenditrici sono protagoniste, riuscendo a dimostrare alle nuove generazioni che le aspirazioni possono diventare realtà, anche rompendo gli stereotipi di genere nel mondo del lavoro. Tuttavia, nonostante i progressi, siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare per rimuovere le difficoltà che ostacolano le donne. Non chiediamo trattamenti di favore ma il rispetto di diritti che spesso restano sulla carta».

Confartigianato ribadisce la necessità di politiche mirate, sia a livello nazionale che europeo, per sostenere l’imprenditoria femminile. Un welfare adeguato, capace di conciliare il ruolo delle donne tra famiglia e lavoro, è una delle richieste principali, insieme a misure che affrontino problemi strutturali come fisco, burocrazia e infrastrutture. L’obiettivo è creare condizioni che consentano a tutte le imprenditrici di crescere e contribuire pienamente al tessuto economico del Paese.