ASCOLI PICENO. Il percorso di approvazione dell’atto aziendale dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno si è interrotto. A fermarlo è stato Filippo Saltamartini, vicepresidente della giunta e assessore alla Sanità, che ha risposto in aula a un’interrogazione della capogruppo del Partito Democratico Anna Casini. Il documento, pubblicato il giorno prima della cessazione dell’incarico del direttore generale, dovrà essere riesaminato e sottoposto a tutti i passaggi previsti.
Saltamartini ha precisato che l’atto non ha ricevuto l’approvazione del collegio sindacale dell’Ast di Ascoli Piceno e che, di conseguenza, il procedimento dovrà ripartire. «Dovrà riprendere tutti i percorsi previsti dalla legge», ha ribadito l’assessore, aggiungendo che il documento diventerà efficace solo dopo il via libera del collegio sindacale e il confronto con l’assemblea dei sindaci e le organizzazioni sindacali.
La decisione ha trovato il consenso della capogruppo dem Casini, che in aula ha espresso soddisfazione: «Non era possibile che un direttore generale in partenza per un’altra regione potesse predisporre un atto di tale portata senza il necessario confronto». Secondo Casini, i sindacati hanno già evidenziato importanti carenze e la non conformità dell’atto con le linee d’indirizzo della giunta regionale. La capogruppo Pd ha inoltre sottolineato che manca un’analisi di contesto nella proposta, non è stata verificata l’adeguatezza dell’assetto organizzativo rispetto ai servizi e non c’è stato alcun confronto con l’assemblea dei sindaci.
Per queste ragioni, la dem ha chiesto alla giunta regionale di sospendere l’iter di approvazione dell’atto aziendale, segnalando gravi lacune nella proposta avanzata.