ASCOLI PICENO. “Apprendiamo dalla stampa che la Ciip dopo non esser riuscita a farlo nei rifiuti prima, e con la società sato poi, ora intende investire nei parcheggi della città di Ascoli confermando la sua scelta di diventare una società multiservizi. Non so se la scelta dell’operazione finanziaria sia stata una scelta autonoma del Presidente o di tutto il CDA, ma di certo nelle prossime ore avremo tutte le informazioni necessarie. Insieme a tanti altri cittadini, ci saremmo aspettati azioni volte al contenimento o alla riduzione del costo della tariffa idrica per tutti i cittadini del piceno, così come investimenti volti al miglioramento e all’adattamento al cambiamento climatico delle reti fognarie, la ricerca di nuove sorgenti anziché potabilizzatori, e misure e investimenti da portare nel frattempo avanti per evitare le situazioni vissute delle chiusure notturne, così come chiesto anche dall’assemblea dei sindaci”. Così la segreteria provinciale del Partito Democratico sulla notizia della proposta Ciip per la gestione dei parcheggi Saba.
“In sintesi: per quale motivo la Ciip non investe nel settore fondamentale per cui è nata e cioè il servizio idrico? Perché dovrebbe trasformarsi in una multiservizi supportando operazioni finanziarie discutibili? La crisi climatica in corso ha costretto molte zone del territorio alla chiusura dei rubinetti già a partire dalle ore serali, con particolari disagi a privati e imprese in vallata e lungo la costa. E le comunità colpite dalle chiusure o dalla bassa qualità dell’acqua (tanto che in molti hanno smesso di bere quella di rubinetto) avrebbero dovuto avere dei ristori come la riduzione delle tariffe”.
“Quando fu messa in atto l’operazione SATO con la dismissione delle quote della società Hydrowatt, il PD e diversi sindaci avevano espresso dubbi a riguardo, tanto che molti consigli comunali non avallarono la scelta della società. Una decisione politica lungimirante confermata dalla Corte dei Conti, che con una delibera durissima ha stoppato l’operazione e potrebbe stoppare anche quella dei parcheggi. Ora la società si ritrova con una liquidità da reinvestire. I comuni soci sono sicuri che la soluzione sia quella dei parcheggi di Ascoli e non altrove? Davvero l’idea è quella di dismettere le quote di una società che investe sulle rinnovabili e sul green per operare nella gestione dei parcheggi? È questo il futuro che il management vede per la ciip? Certamente l’utile dei parcheggi di Ascoli sarebbe risibile rispetto alle necessità di riduzione delle tariffe per tutti i cittadini dei comuni soci. Operazioni finanziarie che distolgono la società dalla sua mission, lo ripetiamo, che è quella di garantire un servizio idrico e pubblico di qualità, dovrebbero perlomeno essere condivise con i comuni soci della società. Siamo sicuri che se non lo farà la società, saranno gli enti territoriali soci a non consentire l’inopinata scelta riportata dalla stampa”.