ASCOLI PICENO. La polemica innescata ad Ascoli Piceno dopo i controlli alla titolare del panificio «L’assalto ai forni», Lorenza Roiati, si intensifica. Nella serata di ieri, a circa cento metri dalla sede della Questura, è apparso un nuovo striscione che ha suscitato immediato allarme.
Sul lenzuolo, esposto in via Luigi Marin, si leggeva la scritta «Ai forni» in caratteri neri e stampatelli. La parola «L’assalto», che originariamente precedeva l’espressione, è stata invece cancellata. Il significato del messaggio, decontestualizzato così, ha suscitato forti preoccupazioni, tanto che lo striscione è stato rimosso rapidamente.
A denunciare pubblicamente l’accaduto è stato il consigliere comunale d’opposizione Gregorio Cappelli, che ha scritto: «Questo striscione inequivocabile manifesta quanto in alcuni individui sopravviva una profonda e radicata identità fascista».
Cappelli ha criticato il sindaco Marco Fioravanti, aggiungendo: «Il sindaco Fioravanti nega che nel comune da lui amministrato siano sempre più frequenti rigurgiti di questo genere e sbaglia visto e considerato che negli ultimi anni siamo ormai sulla stampa nazionale quasi esclusivamente per fatti di questo genere».
Infine, il consigliere ha chiesto una presa di posizione immediata: «La massima autorità cittadina intervenga immediatamente e difenda la costituzione antifascista sulla quale ha giurato».
Questo nuovo episodio accende ulteriormente il clima di tensione in città, già scosso dalle polemiche legate alla gestione dei controlli del 25 aprile.