ASCOLI PICENO. Due vigili del fuoco in servizio presso il comando provinciale di Ascoli Piceno sono stati accusati di peculato e abuso d’ufficio per aver sottratto alcuni tubi innocenti custoditi all’interno della caserma.
Gli imputati, un sessantaduenne ascolano e un cinquantaseienne residente in Vallata, sono finiti davanti ai giudici per rispondere delle accuse.
I fatti risalgono alla primavera di tre anni fa. Il sessantaduenne, come riporta il Corriere Adriatico, notando alcuni tubi accantonati nel cortile vicino all’elisuperficie, avrebbe chiesto aiuto al collega per tagliarli e utilizzarli nella sua casa di campagna. L’obiettivo era realizzare una recinzione in legno e un divisorio con la rete.
Le intercettazioni telefoniche, captate nel corso di un’altra indagine, si sono rivelate decisive per gli inquirenti. Gli investigatori hanno registrato la conversazione tra i due colleghi mentre si accordavano per procedere al taglio e al trasporto del materiale.
Nel corso del procedimento, l’imputato principale, nel frattempo andato in pensione, ha scelto di patteggiare ottenendo una condanna a un anno e due mesi di reclusione. Il secondo vigile del fuoco, invece, è stato assolto tenendo conto della tenuità del fatto.