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Ascoli, i ragazzi di Facciamo Goal alla Disabilità vincono la finale regionale e volano alle nazionali di Tirrenia

Un'altra vittoria carica di emozioni e significato. «È il segno che i risultati arrivano quando si costruisce con amore»
Pubblicato il 16 Aprile 2025

ASCOLI PICENO. C’è un campo da calcio dove ogni passo è una conquista e ogni goal vale doppio: uno per il risultato, l’altro per la vita. Quel campo ha visto sabato scorso un’altra impresa firmata Facciamo Goal alla Disabilità, che ha trionfato nella finale regionale del campionato DCPS – Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale.

Per il secondo anno consecutivo, sarà questa squadra a rappresentare le Marche alle finali nazionali di Tirrenia, in programma il 23, 24 e 25 maggio. Un traguardo che non parla soltanto di sport, ma di inclusione, impegno e passione autentica.

Dietro a questa qualificazione c’è molto più di un risultato sul campo: c’è un progetto costruito con cuore, rispetto e determinazione, dove ogni allenamento e ogni caduta hanno contribuito a creare qualcosa di unico.

Accanto agli atleti, una rete di persone che ogni giorno sostengono e rendono possibile questo sogno: famiglie, volontari, educatori, tecnici e amici. Una vera comunità, che rappresenta la forza invisibile del progetto.

Il pallone, in questo campionato, non rotola solo per vincere, ma per dare spazio, voce e dignità a chi spesso viene escluso. La squadra è formata da 19 atleti straordinari: Alessandro, Giovanni Paolo, Riccardo, Mirko, Matteo, Fabio, Jerome, Cristhian, Riccardo, Francesco, Michael, Fabio, Gino, Andrea, Arbin, Cristian, Kevin, Nicholas e Piergiorgio.

Accanto a loro, uno staff tecnico e organizzativo che crede nel valore dello sport come strumento di cambiamento, con Oscar Massi, Vincenzo Ferranti, Francesco Melchionna, Massimo Zampini, Antonello Lepidi, Luca Vannicola, Marco Giorgi, Antonio Silvestri, Valeria Matteucci, Paolo Armillei, Giorgia Ferranti, Sara Capriotti e Mariano Nociaro.

A Tirrenia non andranno solo per giocare, ma per portare una storia che parla di possibilità, di coraggio e di speranza. Perché fare goal alla disabilità significa, ogni giorno, riscrivere le regole del gioco.