ASCOLI PICENO. Una sentenza che ha scosso la comunità di Ascoli Piceno è stata emessa nei confronti di una donna condannata a 4 anni di carcere per aver favorito, secondo l’accusa, incontri a sfondo sessuale tra sua figlia, all’epoca minorenne, e il suo ex amante, un 61enne già in carcere dal dicembre 2022.
L’uomo è accusato di aver abusato della giovane tra il 2014 e il 2016, quando lei aveva tra i 13 e i 16 anni.
Il processo, celebrato con rito abbreviato, ha visto la condanna della madre, mentre l’uomo è stato rinviato a giudizio e comparirà davanti al Collegio del tribunale di Ascoli il 16 aprile prossimo. Entrambi gli indagati sono accusati di violenza sessuale aggravata su minore, con l’aggiunta per l’uomo dell’accusa di stalking.
Secondo la ricostruzione della Procura di Ascoli, la madre avrebbe omesso di vigilare adeguatamente sulla figlia, affidandola spesso all’ex amante, con il quale aveva avuto una relazione in passato. L’uomo, che accompagnava la ragazza a scuola e persino a sfilate di moda, avrebbe approfittato della situazione per abusare di lei, minacciandola di divulgare foto compromettenti della madre se non avesse acconsentito alle sue richieste.
La difesa della donna non è riuscita a scagionarla dalle accuse. La Procura ha sottolineato che la madre era consapevole dell’interesse sessuale dell’uomo verso la figlia e dei rapporti che si erano instaurati, ma non ha mai denunciato quanto accadeva né ha impedito alla giovane di frequentarlo.
La vittima, oggi maggiorenne, è parte civile nel processo ed è assistita dall’avvocato Anthony Tranquilli. Ha però scelto di chiedere il risarcimento solo all’uomo e non alla madre. L’imputato, dal canto suo, ha sempre dichiarato la sua innocenza e ha rinunciato a un rito alternativo, che gli avrebbe garantito uno sconto di pena, per sostenere la sua posizione in dibattimento.