ASCOLI PICENO. Le autorità hanno finalmente messo fine alle scorribande del cosiddetto “Arsenio Lupin del vino”, un malvivente specializzato nel furto di bottiglie pregiate e costose.
Grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza, il ladro è stato identificato e fermato mentre tentava l’ennesimo colpo in un supermercato di Sant’Egidio alla Vibrata.
Un ladro dal palato raffinato
Il malfattore non era un semplice ladro, ma un vero e proprio intenditore di vini. La sua tecnica era meticolosa: entrava nei supermercati, individuava le vetrine contenenti le bottiglie più costose, forzava le teche di sicurezza e rimuoveva con precisione l’etichetta antitaccheggio. Infine, nascondeva il bottino – dal valore medio di circa 2.000 euro per ogni colpo – in una speciale “cartucciera” nascosta sotto al giaccone.
Il modus operandi, studiato nei minimi dettagli, gli ha permesso di agire indisturbato per diverso tempo, accumulando un bottino di grande valore. Tuttavia, il ladro non aveva fatto i conti con le moderne tecnologie di sorveglianza.
Le telecamere inchiodano il ladro
La svolta nelle indagini è arrivata grazie al sistema di videosorveglianza del supermercato Conad di via Erasmo Mari ad Ascoli Piceno. Le immagini, come riporta il Resto del Carlino di oggi, hanno immortalato l’uomo in azione, permettendo alla polizia di identificarlo e mettersi sulle sue tracce. Quando è stato sorpreso in flagrante in un altro supermercato, le forze dell’ordine hanno posto fine alle sue attività criminose.
Un caso di cronaca che fa riflettere
Questo episodio ha attirato l’attenzione non solo per la particolarità del furto, ma anche per il profilo del ladro, un esperto che selezionava i vini con la stessa cura di un sommelier. Un caso unico che sottolinea l’importanza di sistemi di sicurezza avanzati per proteggere beni di valore, anche all’interno di supermercati.
La cattura del ladro di vino rappresenta un successo per le forze dell’ordine e un monito per chi pensa di potersi appropriare di beni altrui senza conseguenze. Questo episodio, che ha visto protagonista un “Arsenio Lupin” dai gusti sopraffini, resterà nella memoria collettiva come un curioso esempio di crimine sofisticato.
Grazie alle tecnologie di sorveglianza e alla prontezza delle autorità, il ladro di vino non potrà più compiere le sue razzie nei supermercati. Un’ulteriore prova che la giustizia, prima o poi, trionfa.