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Antonini: «Le Marche protagoniste a Wine Paris 2025, un’occasione unica per il nostro vino»

Dal 10 al 12 febbraio, i produttori marchigiani parteciperanno alla prestigiosa fiera parigina, rafforzando il ruolo della regione nel panorama enologico internazionale
Pubblicato il 8 Febbraio 2025

Le Marche si preparano a conquistare i riflettori a Wine Paris 2025, uno degli appuntamenti più importanti del settore vitivinicolo mondiale, che si svolgerà a Porte de Versailles dal 10 al 12 febbraio. L’evento rappresenta una buona occasione per promuovere il patrimonio enologico della regione e consolidare il posizionamento delle sue cantine su scala globale.



Con oltre 4.600 espositori da 50 paesi produttori e un’affluenza attesa di più di 50.000 visitatori commerciali, Wine Paris si conferma come un punto di riferimento per il mercato del vino, offrendo una piattaforma ideale per approfondire le tendenze più innovative, dalla sostenibilità alla digitalizzazione. Per le Marche, questa partecipazione è una vetrina essenziale non solo per rafforzare l’export, ma anche per promuovere il territorio come destinazione enoturistica d’eccellenza.

A rappresentare la regione ci saranno 9 aziende in collettiva, appartenenti al Consorzio Vini Piceni e all’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, oltre ad altre 4 aziende presenti fuori collettiva, che contribuiranno a dare ulteriore visibilità alla qualità dei vini marchigiani. La strategia della Regione punta a sostenere il comparto vinicolo con azioni mirate all’internazionalizzazione, con un occhio di riguardo verso la valorizzazione del territorio e la crescita sostenibile.

Andrea Maria Antonini, Assessore Regionale all’Agricoltura delle Marche, sottolinea l’importanza di questo evento: «Le Marche, con la loro tradizione vinicola e la qualità dei nostri vini, si confermano una delle realtà più promettenti nel panorama internazionale. La partecipazione a eventi di prestigio come Wine Paris rappresenta una delle opportunità più rilevanti per consolidare il nostro posizionamento nel mercato globale. Ma non è solo una questione di export: con la nuova legge regionale sull’enoturismo, stiamo creando un circuito virtuoso che integra la viticoltura biologica, la valorizzazione dei borghi storici e la promozione della nostra regione come destinazione ideale per chi cerca benessere, qualità della vita e autenticità».

L’attenzione alla sostenibilità e alla crescita economica è un elemento centrale nella strategia regionale. Secondo Antonini, il settore vitivinicolo sta contribuendo in modo determinante allo sviluppo del territorio: «I risultati ottenuti negli ultimi anni, grazie anche al sostegno della regione e all’aumento delle visite enoturistiche, hanno un impatto positivo non solo sulle cantine, ma anche su ristorazione, ricettività e servizi locali. Sono molto contento soprattutto che questi importanti risultati derivino da una strategia complessiva e non da iniziative singole, segnale tangibile che la direzione intrapresa in questi anni è giusta e va ulteriormente rafforzata».

L’appuntamento di Parigi segna quindi un momento chiave per i produttori marchigiani, che avranno l’opportunità di consolidare il proprio ruolo all’interno di un mercato sempre più competitivo. La Regione Marche si presenta con una strategia ben definita, che coniuga tradizione e innovazione, guardando con determinazione al futuro del settore vitivinicolo.