ASCOLI PICENO. Nel pieno della discussione parlamentare sul Decreto PNRR-Scuola n. 45 del 7 aprile 2025, si accende il dibattito sulla proposta di anticipare l’alternanza scuola-lavoro al secondo anno delle superiori, coinvolgendo studenti di appena 15 anni. La misura, se approvata, cambierebbe profondamente l’attuale impostazione dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), oggi previsti solo nell’ultimo biennio delle scuole superiori.
I numeri però raccontano una realtà preoccupante. Secondo l’INAIL, nel 2024 sono state 77.883 le denunce d’infortunio degli studenti, in aumento del 10,9% rispetto al 2023. Di queste, tre su quattro hanno riguardato ragazzi under 15, evidenziando quanto sia delicata e vulnerabile questa fascia d’età. Tredici i decessi registrati nell’anno, uno in più rispetto all’anno precedente.
La situazione è particolarmente critica nelle Marche, con 1.968 denunce nel 2023 (+18,3% rispetto al 2022), e un’incidenza significativa tra i minori di 14 anni (1.340 casi). Ad Ascoli Piceno, i numeri confermano il trend: 198 denunce, con un aumento del 23%, di cui 112 tra studenti sotto i 14 anni.

Il past president del Cocopro INAIL di Ascoli Piceno, Guido Bianchini, non nasconde le sue perplessità: «Anticipare l’alternanza al secondo anno delle superiori, coinvolgendo ragazzi di 15 anni, non sembra la soluzione giusta alla luce dei dati sopra illustrati». E aggiunge: «La sicurezza degli studenti deve essere una priorità! […] A 15 anni gli studenti sono ancora in età d’obbligo scolastico e dovrebbero dedicarsi all’apprendimento in ambiente protetto piuttosto che esposti a potenziali rischi in ambienti lavorativi».
Bianchini insiste sull’importanza della prevenzione e della qualità dell’esperienza formativa: «Investire nella sicurezza significa garantire ai giovani una formazione utile e protetta, costruendo un futuro più sicuro per tutti».
Se è vero che dal settembre 2023 tutti gli studenti sono coperti dall’assicurazione INAIL (grazie al DL n.48/2023), è altrettanto vero che oltre duemila infortuni hanno coinvolto studenti impegnati nei PCTO, dimostrando la necessità di interventi strutturali e coordinati.
«La copertura assicurativa INAIL è positiva, ma serve di più: migliorare la qualità delle esperienze, controllare le attività e preparare gli studenti ai rischi», ha concluso Bianchini.