ASCOLI PICENO. All’ospedale ‘Mazzoni’ è stata eseguita la prima gastro-entero anastomosi per via ecoendoscopica per il trattamento di una patologia oncologica. Un primato per il nosocomio dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli e per la sanità marchigiana, essendo una tecnica rara a livello nazionale. È una procedura mininvasiva svolta completamente per via endoscopica, senza tagli addominali né drenaggi esterni.
Il paziente, un 74enne affetto da tumore della testa del pancreas, si era rivolto all’unità operativa a causa di un’ostruzione intestinale che rendeva impossibile l’alimentazione.
“Abbiamo eseguito un intervento mediante ecoendoscopia per creare un collegamento diretto tra stomaco e intestino, posizionando una piccola protesi metallica interna”, spiega Filippo Antonini. L’alternativa sarebbe stata un intervento chirurgico, con rischi di complicanze superiori e tempi di degenza più lunghi. Il paziente è stato dimesso 48 ore dopo, in grado di alimentarsi autonomamente.
La procedura viene eseguita in pochi centri in Italia e si aggiunge ad altre procedure avanzate già attivate dall’unità operativa di gastroenterologia e endoscopia interventistica dell’Ast, come i drenaggi ecoendoguidati delle vie biliari e della colecisti.

“Nell’Ast di Ascoli – evidenzia il direttore generale Nicoletta Natalini – abbiamo tutte le competenze professionali necessarie per la gestione di pazienti complessi. Il fatto che un paziente dall’Abruzzo abbia scelto il nostro centro conferma che siamo un punto di riferimento oltre i confini regionali.”
L’unità operativa è stata selezionata come uno dei quattro centri italiani di riferimento per ospitare il corso nazionale di formazione in ecoendoscopia.
“L’intervento conferma il livello di eccellenza raggiunto dalla sanità marchigiana,” conclude il vicepresidente della Giunta e assessore alla sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.