ASCOLI PICENO. Un episodio di violenza e stalking che per mesi ha turbato la vita di una donna della Vallata del Tronto ha trovato il suo epilogo nelle aule di tribunale.
Nonostante fosse già stato emesso un provvedimento restrittivo nei confronti di un uomo di 32 anni, il divieto di avvicinamento non è bastato a fermare la sua ossessione. Come riporta il Corriere Adriatico, per mesi, l’uomo ha continuato a perseguitare la sua ex compagna con telefonate, messaggi e atti intimidatori, arrivando persino all’aggressione fisica.
La relazione tra i due era finita da tempo, ma l’uomo non accettava la separazione, né il fatto che la donna avesse avviato una nuova relazione sentimentale. I messaggi quotidiani, circa sessanta al giorno, erano carichi di insulti, minacce e contenuti sessualmente espliciti. A questi, si aggiungevano anche fotografie e altri comportamenti invasivi, come pedinamenti e appostamenti.
Tra gli episodi più gravi, si segnala un momento in cui la donna è stata seguita mentre si trovava in macchina lungo una strada della zona. Durante un semaforo rosso, l’uomo ha minacciato e insultato il nuovo compagno della donna, fermandosi accanto al loro veicolo. Fortunatamente, la vittima è riuscita a ripartire in tempo prima che la situazione degenerasse ulteriormente.
Non contento delle persecuzioni virtuali e degli inseguimenti, l’uomo è arrivato a utilizzare la forza fisica. Uno degli episodi più gravi risale a un incontro all’interno di un bar: qui lo stalker ha aggredito il nuovo compagno della donna, afferrandolo per il collo in preda alla rabbia. La donna, mostrando grande coraggio, ha deciso di denunciare tutto alle autorità, fornendo prove dettagliate delle minacce e delle violenze subite.
Il tribunale di Ascoli Piceno ha riconosciuto l’uomo colpevole di stalking, minacce e violenza privata. Il trentaduenne è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione.
