ARQUATA DEL TRONTO. Con il completamento dello scavo della galleria “Trisungo”, lunga 1,8 chilometri, il progetto di variante alla strada statale 4 “Salaria” segna una tappa decisiva. Il tunnel, che si sviluppa tra la frazione di Trisungo e la galleria Valgarizia, nel comune di Arquata del Tronto, rappresenta un’infrastruttura strategica per la viabilità dell’Appennino centrale.
Presente alla cerimonia anche il Commissario straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, che ha sottolineato il valore simbolico dell’opera. «L’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria Trisungo lungo la Salaria sia quindi un simbolo concreto di fiducia per tutta la ricostruzione dell’Appennino centrale, che sta vivendo finalmente un cambio di passo» – ha dichiarato.
Castelli ha ricordato come fino a pochi anni fa l’intervento apparisse fermo, segnato da ostacoli burocratici e difficoltà d’appalto. Ora invece l’opera, che fa parte di un tracciato complessivo di 2,6 km, sta diventando realtà grazie a una progettualità condivisa tra Governo, Regione e territorio.

«Il nostro territorio ha subìto una devastazione storica, paragonabile a quella del 1703. Dopo tante false partenze, ora stiamo trovando il giusto abbrivio» – ha spiegato – «La ricostruzione non poteva limitarsi alle case: era fondamentale garantire che la comunità restasse vitale, forte, collegata. È nato così il piano RiViTA, che parte dall’idea che l’infrastrutturazione pubblica, viaria e digitale sia imprescindibile per dare un destino nuovo e migliore a questi territori».
Il piano RiViTA, infatti, integra le risorse del Piano Nazionale Complementare con un investimento totale di 2,8 miliardi di euro, distribuiti su 40 lotti e oltre 350 chilometri di strade. Il progetto coinvolge sei direttrici interregionali, di cui la SS4 Salaria rappresenta l’asse portante.
Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il Sottosegretario Tullio Ferrante, il Commissario Fulvio Maria Soccodato, il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Sindaco di Arquata Michele Franchi e l’AD di Anas Claudio Andrea Gemme.
Castelli ha ringraziato la Regione Marche e il presidente Acquaroli per aver creduto nella possibilità di usare i fondi del PNC anche per le strade: «Contro un certo ambientalismo ideologico che le considera ‘nemiche dell’ambiente’, è stata questa spinta che ha propiziato la sensibilità del Governo».
Infine, il Commissario ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e imprese: «Noi le cose le finanziamo, ma qualcuno le deve fare. E per questo ringrazio anche l’Anas e l’impresa all’opera. Tutti insieme stiamo facendo il nostro dovere: la cosa più bella per chi è chiamato a decidere per il bene pubblico».