giovedì 22 Maggio 2025
Ultimo aggiornamento 09:29
giovedì 22 Maggio 2025
Ultimo aggiornamento 09:29
Cerca

Papi e Santi marchigiani in una mostra a Castel Sant’Angelo

Tra le opere più importanti vi sono: il Ritratto di Papa Nicolò V del 1769, conservato nella Pinacoteca Civica di Sant’Elpidio a Mare, la Madonna con Bambino e Santi, un olio su tela del XVIII secolo, e il Ritratto di Papa Sisto V del 1769
Pubblicato il 4 Ottobre 2024

di Giancarlo Cocco

La mostra «Papi e Santi marchigiani» si è aperta ieri a Roma, a Castel Sant’Angelo, situata nella suggestiva cornice delle Sale dell’Armeria, al primo piano del Mausoleo.




Promossa dalla Regione Marche e l’ATM, con la collaborazione della Direzione Generale dei Musei del Ministero della Cultura, è stata organizzata dal C.O.R di Alessandro Nicosia e curata da Marco Pizzo e Maria Cristina Bettini.

Nel corso dei secoli, le Marche hanno mantenuto un profondo legame con la Chiesa Cattolica, con la loro storia strettamente connessa allo Stato Pontificio. Questo legame ha plasmato l’identità sociale della regione e influenzato la vita quotidiana e le pratiche culturali dei marchigiani. Le Marche, quindi, sono presentate come un crocevia di storia e fede, dove il patrimonio religioso si fonde con il tessuto della vita della regione.

La mostra offre un focus sui cittadini delle Marche che sono diventati Papi e Santi, mettendo in evidenza figure come Papa Pio VIII, nato a Cingoli, e Papa Pio IX, originario di Senigallia. Il percorso museale prende le mosse dalla Santa Casa di Loreto, punto di riferimento per i pellegrinaggi spirituali. La mostra ripercorre la storia di vari papi delle Marche, da Niccolò IV, il primo papa francescano, a Marcello II, esponente del Concilio di Trento, e Sisto V, che ha rivoluzionato l’assetto urbano di Roma mantenendo sempre un saldo legame con la terra natale. Si passa poi a Clemente VIII, Clemente XI, e Clemente XIV, capaci di coniugare spiritualità e politica europea, fino ai papi che hanno guidato la Chiesa durante il periodo del Risorgimento e dell’Unità d’Italia.

In mostra anche le biografie di santi e beati delle Marche come San Nicola da Tolentino e San Serafino di Montegranaro. Particolarmente significative sono le figure di Santa Camilla Battista da Varano e Santa Veronica Giuliani, rappresentanti di un’esperienza di santità femminile. Tra le opere esposte ci sono ritratti dei pontefici, tavolette di ex voto, e la tunica di Santa Maria Goretti, originaria di Corinaldo.

Tra le opere più importanti vi sono: il Ritratto di Papa Nicolò V del 1769, conservato nella Pinacoteca Civica di Sant’Elpidio a Mare, la Madonna con Bambino e Santi, un olio su tela del XVIII secolo, e il Ritratto di Papa Sisto V del 1769. In una teca è visibile un Bambinello del XV secolo in legno scolpito proveniente dal Monastero di Santa Chiara di Camerino, e vi è anche l’Evangelario di San Marcellino del Museo Diocesano di Ancona.

La mostra resterà aperta fino al 2 marzo 2025, offrendo anche fotografie e filmati che permettono di conoscere meglio le cittadine delle Marche, in vista dell’afflusso di turisti durante il Giubileo 2025.