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Flat Tax al 7% per attrarre pensionati dall’estero nei territori del sisma 2016

L’accordo punta a contrastare lo spopolamento dell’Appennino centrale con un’agevolazione fiscale rivolta agli italiani all’estero
Pubblicato il 2 Aprile 2025



Far conoscere l’opportunità della Flat Tax al 7% e rilanciare i territori colpiti dal sisma del 2016. È questo l’obiettivo principale del Protocollo d’Intesa siglato a Palazzo Wedekind, a Roma, tra il Commissario Straordinario per la ricostruzione Guido Castelli e la Segretaria Generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), Maria Chiara Prodi.

L’intesa mira a informare i cittadini italiani residenti all’estero sull’esistenza di questo strumento fiscale, già attivo, che può rappresentare una spinta concreta per ripopolare l’Appennino centrale, in particolare l’area del cosiddetto cratere 2016, duramente colpita dai terremoti.

La misura fiscale è destinata ai pensionati che risiedono all’estero da almeno cinque anni, percepiscono una pensione da un ente straniero e decidono di trasferirsi in uno dei comuni del cratere, distribuiti tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, in un’area di circa 8 mila chilometri quadrati. Tra i centri più noti compaiono Norcia, Amatrice, Rieti, Ascoli Piceno, Spoleto e Macerata.

Secondo il Commissario Castelli, «La vasta rete di comunità degli italiani residenti all’estero rappresenta un enorme patrimonio per il nostro Paese. È a loro che oggi, grazie alla stretta collaborazione con il CGIE, ci rivolgiamo con questo Protocollo d’intesa che abbiamo siglato». Castelli ha anche sottolineato come la qualità della vita nei borghi appenninici e il loro patrimonio naturale, storico e culturale possano costituire un forte richiamo per i pensionati italiani nel mondo.

La Segretaria Generale Prodi ha aggiunto: «Il protocollo che firmiamo segna l’inizio di una nuova fase della consiliatura del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero», evidenziando la volontà di rendere centrali gli italiani all’estero nelle politiche pubbliche.

A sostenere con convinzione l’iniziativa anche il Vicesegretario Generale del CGIE, Giuseppe Stabile, che ha parlato di un’opportunità per «ristabilirsi in una madrepatria finalmente dinamica e accogliente», e il Senatore Roberto Menia, Segretario Generale del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo. «Riportare persone in questi territori, far rifiorire la vita: questa firma simboleggia tutto questo», ha dichiarato Menia.

Il protocollo prevede anche campagne informative, eventi e iniziative promozionali, per valorizzare il turismo e le eccellenze locali e stimolare il rientro degli italiani dall’estero. Le parti si sono inoltre impegnate a promuovere nuove misure legislative che rafforzino l’efficacia di questo strumento nei prossimi anni.