ANCONA. Un tempo era considerato una patologia dell’età adulta, ma oggi il diabete di tipo 2 sta colpendo sempre più bambini e adolescenti, modificando profondamente lo scenario sanitario pediatrico. I nuovi dati diffusi dalla Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) mostrano una crescita preoccupante: ogni due anni i casi di diabete di tipo 2 tra i più giovani aumentano del 9%.
Fino a pochi anni fa, nei giovanissimi si registravano quasi esclusivamente diagnosi di diabete di tipo 1, quello autoimmune. Oggi invece cresce la forma su base metabolica, una conseguenza diretta dell’epidemia di obesità infantile. A evidenziarlo è anche uno studio internazionale coordinato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ancona.
Secondo quanto riferito da Valentino Cherubini, presidente della Siedp, «a essere colpiti sono soprattutto gli adolescenti fra 13 e 15 anni, per i quali le diagnosi hanno fatto registrare un picco, ma fra il 2012 e il 2021 l’8% dei nuovi casi è stato individuato fra bimbi con meno di dieci anni».
La tendenza all’obesità e alla sedentarietà contribuisce a una vera e propria accelerazione dell’invecchiamento metabolico già in età pediatrica. Un quadro allarmante che richiede interventi urgenti e mirati, non solo in ambito clinico ma anche sul piano della prevenzione e dell’educazione alimentare.