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Recupero sospeso per i due vigili morti nella forra dell’Avello: fiume troppo pericoloso

Le forti correnti impediscono le operazioni. Ripresa prevista per domani con i sommozzatori
Pubblicato il 1 Maggio 2025




CHIETI. Sono state interrotte le operazioni di recupero dei corpi dei due vigili del fuoco deceduti ieri nella forra del fiume Avello, a Pennapiedimonte, in provincia di Chieti. Le condizioni attuali del corso d’acqua, caratterizzato da un flusso troppo intenso e pericoloso, non consentono al momento di proseguire in sicurezza l’intervento.

Il recupero, avviato questa mattina dopo l’individuazione delle salme da parte del personale specializzato, è stato bloccato a causa dell’ingrossamento del fiume, che rende inaccessibili i punti in cui si trovano i corpi.

Secondo quanto comunicato dalle autorità operative sul posto, le attività riprenderanno domani, compatibilmente con l’evoluzione delle condizioni ambientali, grazie all’impiego dei sommozzatori dei vigili del fuoco e del personale del Soccorso alpino e speleologico.

Si conferma così la grande complessità dell’intervento in un’area già nota per la sua pericolosità, aggravata in queste ore dalla forza delle acque che ostacola ogni manovra di avvicinamento e recupero.

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