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Recuperati i corpi dei due vigili del fuoco morti nella forra dell’Avello: operazione riuscita dopo giorni di attesa

L’intervento si è concluso oggi con successo grazie a una complessa manovra congiunta tra vigili del fuoco, soccorso alpino e Guardia di Finanza
Pubblicato il 3 Maggio 2025




CHIETI. È stato completato nel primo pomeriggio di oggi il recupero dei corpi dei due vigili del fuoco deceduti durante un’escursione nella forra del fiume Avello, a Pennapiedimonte, nel cuore del Parco della Maiella. Dopo giorni di tentativi ostacolati dalla violenta portata dell’acqua, una squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è riuscita a raggiungere il punto dove, giovedì, erano state ancorate le barelle con le salme.

I tecnici sono riusciti a intervenire da un accesso laterale, poiché i precedenti tentativi di calarsi da monte si erano rivelati impraticabili a causa delle condizioni estreme della forra. A supportare l’operazione si sono schierate squadre miste di specialisti in soccorso alpinistico e fluviale dei Vigili del Fuoco, dotate di droni e coordinate con i tecnici del soccorso alpino e i soccorritori della Guardia di Finanza.

Con complesse manovre su corda, le barelle sono state traslate lateralmente verso un’area più accessibile, posta sulla verticale del punto di ancoraggio. Da lì, un elicottero dei Vigili del Fuoco, mediante l’uso del verricello, è riuscito finalmente a portare a termine il recupero, trasportando le salme all’ospedale di Chieti.

La tragedia si era consumata domenica, quando quattro vigili del fuoco del comando di Chieti, in escursione nel giorno libero, erano stati travolti dalla corrente in una zona impervia. Due di loro erano stati salvati: uno illeso, l’altro in ipotermia, mentre gli altri due erano dispersi, poi individuati senza vita.

Il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Prefetto Attilio Visconti, aveva espresso dolore e cordoglio:
«Ho appreso con grande dolore la notizia della scomparsa dei due vigili del fuoco a Pennapiedimonte, dopo aver seguito da ieri sera con apprensione l’esito delle ricerche. Esprimo la mia più grande vicinanza alle famiglie dei due giovani, ai colleghi di Chieti e a tutto il Corpo Nazionale».
E aveva aggiunto:
«Occorre riconoscere la ferma volontà dei vigili del fuoco di mantenersi sempre in allenamento, anche quando sono fuori dal servizio, sempre con la passione che li spinge a migliorarsi per garantire al meglio la sicurezza e il soccorso al prossimo».

Il recupero, reso estremamente difficile dalla morfologia della forra e dalla forza della corrente, rappresenta la conclusione di un’operazione durata giorni, condotta con competenza e determinazione da tutto il sistema di soccorso coinvolto.