L’Abruzzo è in festa per il prestigioso incarico conferito a Laura Ranalli, originaria di Avezzano (L’Aquila), che assume il ruolo di Ambasciatrice d’Italia in Ghana. Prende il posto di Daniela d’Orlandi, continuando una tradizione di rappresentanza diplomatica italiana all’estero ai massimi livelli.
Nata il 21 giugno 1976, Ranalli si è distinta per un percorso accademico e professionale di eccellenza. Laureata con lode in Filologia Classica presso l’Università La Sapienza di Roma nel 2000, ha poi approfondito le sue conoscenze in Relazioni Internazionali con corsi post laurea presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale dal 2000 al 2002.
Il suo ingresso nella carriera diplomatica avviene nel dicembre 2002, dopo aver superato un esame di concorso.
Un percorso diplomatico di prestigio
La sua carriera inizia alla Direzione Generale per la Promozione Culturale del Ministero degli Affari Esteri. Nel 2006 si trasferisce a Varsavia, dove presta servizio come Primo Segretario presso l’Ambasciata d’Italia. Successivamente, dal 2010 al 2014, assume il ruolo di Vice Capo Missione presso l’Ambasciata d’Italia a Vilnius, ricoprendo anche le funzioni di Consigliere a partire dal 2013.
Il suo ritorno alla Farnesina nel 2015 segna un nuovo capitolo nella sua carriera: è assegnata alla Direzione Generale per l’Unione Europea, dapprima come Vice Capo Ufficio per i Paesi dell’Europa Mediterranea e poi, dal 2018, come Capo Ufficio per i Paesi dell’Europa Centro-Orientale.
Nel 2020 Ranalli torna a Varsavia come Vice Capo Missione e ricopre anche il ruolo di Incaricato d’Affari ad interim tra il novembre 2022 e il febbraio 2023. Più recentemente, ha prestato servizio presso la Direzione Generale per la Mondializzazione, occupandosi dei Paesi dell’Africa Sub-sahariana, un’esperienza che la prepara al meglio per il nuovo incarico in Ghana.
Riconoscimenti e vita personale
Lungo il suo percorso, Laura Ranalli ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Cavalierato dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2019, a testimonianza del suo contributo al servizio dello Stato.
Sul piano personale, è sposata con il poeta e critico letterario polacco Piotr Kępiński, una presenza che sottolinea la sua forte connessione con la cultura e l’Europa centrale, regioni in cui ha lavorato a lungo.