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Controlli sulla pesca: sequestrati oltre 350 chili di vongole

Durante le ispezioni della Guardia Costiera emerse numerose violazioni, tra cui pesca sottocosta e mancata registrazione delle catture. Sanzionato un venditore ambulante
Pubblicato il 24 Febbraio 2025

GIULIANOVA. La Guardia Costiera ha intensificato i controlli sulla filiera della pesca, rilevando gravi irregolarità. Nel corso delle operazioni, coordinate dal tenente di vascello Valeria Di Mattia, sono stati individuati casi di pesca sottocosta, mancata registrazione delle catture e sbarco di un quantitativo superiore ai limiti consentiti.


I militari hanno accertato che alcune unità dotate di turbo soffianti, impiegate per la pesca delle vongole, operavano in violazione delle normative vigenti. Tra le infrazioni contestate, anche il mancato rispetto dell’obbligo di comunicazione di uscita dal porto e l’occultamento di elementi di prova.

Nel dettaglio, un quantitativo di 352 kg di chamalea gallinea, probabilmente destinato al mercato illegale, è stato sequestrato e successivamente rigettato in mare. Inoltre, 42 kg di prodotto sono stati donati a un Ente caritatevole dopo verifica dell’idoneità al consumo umano da parte del servizio veterinario competente. Un venditore ambulante, trovato in possesso del pescato, è stato sanzionato con una multa di 1.500 euro per violazioni delle norme sulla tracciabilità.

Nel corso delle attività di controllo, gli ispettori hanno anche denunciato il comandante di un motopesca per aver navigato senza segnalamenti luminosi notturni, in violazione delle norme sulla sicurezza della navigazione. Questo comportamento avrebbe potuto mettere a rischio l’incolumità degli operatori e delle altre unità in mare.

Le operazioni della Guardia Costiera proseguiranno per garantire il rispetto delle normative e contrastare la pesca illegale lungo la costa abruzzese.