ROSETO DEGLI ABRUZZI. Roseto degli Abruzzi è stata recentemente teatro di un furto di autovettura, un crimine che si è ormai tristemente inserito nel contesto di una lunga serie di furti d’auto lungo la riviera adriatica.
I carabinieri della locale Stazione, a seguito di una denuncia immediata, sono riusciti a rintracciare il veicolo rubato grazie al GPS installato a bordo, collaborando con i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cerignola. L’auto, recuperata a Cerignola, è stata restituita al legittimo proprietario.
Il caso di Roseto degli Abruzzi non è un evento isolato, ma si inserisce in un fenomeno ricorrente che vede Cerignola, un comune del Foggiano, diventare il punto di arrivo di molte auto rubate lungo la costa adriatica. Questo centro in Puglia è noto per essere un hub della criminalità organizzata, specializzato nel furto e smontaggio di auto. Il modus operandi dei ladri segue uno schema consolidato: le auto vengono rubate in località come Giulianova, Martinsicuro e altri centri dell’Abruzzo e delle Marche, per poi essere smontate nei capannoni di Cerignola. Da qui, i pezzi vengono venduti sul mercato nero, spesso utilizzando piattaforme online che permettono di raggiungere una clientela diffusa, mantenendo alto il livello di anonimato e riducendo il rischio di individuazione.
Cerignola è ormai considerata la “scuola del crimine” per quanto riguarda il traffico di auto rubate, con decine di veicoli trafugati non solo lungo la costa adriatica, ma anche in altre città italiane come Milano e Roma. In molti casi, le bande criminali usano sofisticati dispositivi per neutralizzare i sistemi di allarme e per rendere più sicuri i trasporti verso i loro nascondigli. La base operativa a Cerignola permette poi di gestire le auto rubate senza doverle trasportare come intere, limitando il rischio associato a un eventuale recupero da parte delle forze dell’ordine.
